Nell’ultimo Consiglio Comunale è
stato deciso come in molti altri comuni italiani di non applicare la Tasi sulla prima casa, dopo averla già eliminata per l’abitazione non
principale. Il Gruppo di Minoranza ha votato a favore. Su questa operazione,
restano però molti dubbi; come farà il Comune di Positano a far fronte ai mancati trasferimenti da parte dello Stato
per la mancata applicazione della Tasi che secondo una prima stima
ammonterebbero a 350.000,00 Euro.
ll Sindaco in Consiglio Comunale
a questa domanda del Gruppo di Minoranza non ha risposto, il sospetto è che per
garantire il pareggio del bilancio comunale, i nostri amministratori pensano di
utilizzare gli introiti provenienti dal salatissimo rinnovo delle concessioni
cimiteriali. La data del 30 settembre per la presentazione del bilancio di
previsione e per la regolarizzazione delle concessioni è una sospetta
coincidenza.
Ma questo espediente contabile
l’amministrazione comunale potrà farlo solo per quest’anno, perché le concessioni
cimiteriali non sono annuali.Un ulteriore rischio potrebbe
venire dal fatto che a causa della mancanza di fondi, il Comune sarà costretto
a tagliare servizi essenziali per i cittadini.
L’impressione quindi è che il
Sindaco e la sua amministrazione stiano utilizzando l’abolizione della Tasi per
fare campagna elettorale togliendo da una parte e tassando pesantemente dall’altra,
costringendo i Positanesi a pagare salatissime tariffe per i servizi cimiteriali.Siamo di fronte all’ennesimo atto di populismo demagogico da parte di un Sindaco e di un’amministrazione Comunale in caduta di consensi; senza idee, nè progetti, che lasciano dopo cinque anni di malgoverno un paese dove tutti gli indicatori della vivibilità: pulizia, traffico, cultura sono peggiorati.
Si avviano lungo un indecoroso viale del tramonto, e si aggrappano alla Tasi come loro ultima spiaggia.
Domenico Marrone
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