trasferimento dei bambini a Montepertuso.
Non si chiude una scuola senza che nessuno ti obbliga a
farlo.
Questa decisione, dettata unicamente da una logica di tornaconto politico, è una scelta
irresponsabile che non solo non migliora l’offerta del servizio, ma crea
notevoli disagi alle famiglie di
Positano e ulteriori problemi ai cittadini di Montepertuso.
In questi quattro anni
l’Amministrazione De Lucia non ha speso un solo euro per Montepertuso: nulla ha
realizzato del suo programma elettorale
e ora cerca di rimediare con una scelta presa sulla testa di tante famiglie. Cosa
risolverà e cosa e chi tutelerà una decisione
del genere? Ha considerato il Sindaco la difficoltà per bambini così piccoli,
ancora poco abituati alla scuola, assonnati per il mattiniero risveglio, a
percorrere una strada di curve e tornanti, con già tanti problemi di viabilità?
E ha riflettuto per un attimo alla odissea quotidiana a cui sottoporrà le
famiglie di quei bambini?
Di ben altro necessita Montepertuso: parcheggi, spazi di
aggregazione, più collegamenti e servizi.
La scuola d’infanzia di Montepertuso, va difesa ad ogni
costo. Se il Sindaco temeva la sua chiusura, avrebbe potuto trasformarla in una
scuola comunale di eccellenza investendo nel personale educativo e in progetti, avrebbe potuto rendere la frequenza gratuita,
in modo da incentivare l’iscrizione anche dei bambini di Positano, ma questo
doveva essere una libera scelta non una costrizione. Per fare questo, potevano
essere utilizzate le risorse economiche del bilancio comunale che oggi spendiamo
per il turismo e che invece andrebbero imputate all’ imposta di soggiorno.
La politica serve a risolvere i problemi della gente e
tutelare il bene comune; questo significa amministrare..
La scuola d’infanzia pubblica di Positano fu una grande
conquista ottenuta nella seconda metà degli anni novanta a costo di grandi
sacrifici, per porre fine alla mancanza
di una scuola pubblica che garantisse corpo insegnante qualificato, tempo
pieno, riduzione dei costi per le famiglie, pari
opportunità nelle scelte educative.
Ora, il Sindaco e la
sua Giunta vogliono cancellare tutto ciò,
è “un sogno che si avvera”, hanno dichiarato, meglio sarebbe stato chiamarlo
incubo, perché tale sarà per tante mamme
che dovranno iscrivere i loro figli e per tante giovani coppie che intendono in
futuro mettere al mondo un figlio sapendo già a quali disagi andranno incontro.
Tutto questo grazie alla miopia e alla mediocrità dei nostri
amministratori.
Una decisione del genere andava discussa con i cittadini in
assemblee pubbliche, coinvolgendo il Consiglio Comunale. Invece tutto è stato
deciso come sempre, nel chiuso delle
stanze, con arroganza e prepotenza.
La precedente amministrazione aveva previsto lo spostamento
della scuola d’infanzia nei nuovi locali in costruzione presso la scuola Media,
in un edificio finalmente senza barriere architettoniche e quindi più adatto ad
ospitare bambini cosi piccoli.
Ora bisogna che tutti
i cittadini facciano sentire la propria voce di dissenso per bloccare questa scelta e far ritornare gli
amministratori sui loro passi.
Una scelta che rischia di mettere i cittadini gli uni contro
gli altri, di dividere il paese tra Positano e Montepertuso.
E alla fine il rischio è che perderemo tutti. Ma,
soprattutto, perderanno i bambini.
Il Gruppo di Minoranza